Il prof. Vasco Restori, esperto della storia del Comune di San Giorgio Bigarello, nella sua Mantova e dintorni , sostiene: «Importanza grande per Mantova aveva quindi il borgo di San Giorgio ancora nel secolo XVI, importanza che venne a poco a poco perdendo nei tempi che seguirono per le demolizioni continue che l’arte della guerra esigeva, finché, per ordine del Governo italico, sotto l’Imperatore Napoleone I, la bellissima borgata venne, negli anni 1808-1809-1810, rasa completamente al suolo per erigervi le fortificazioni che ancora si vedono».
Nella storia del Comune di San Giorgio Bigarello, con il nome di San Giorgio, infatti, si identificava un borgo ora non più esistente, perché venne appunto raso al suolo in epoca napoleonica per dare spazio a nuove fortificazioni a difesa della città di Mantova. Dell’antico borgo ora rimane solo la Rocca di Sparafucile: questa deve il suo nome al sicario che avrebbe ucciso per errore Gilda anziché il Duca di Mantova, vicenda portata in scena nel Rigoletto di Giuseppe Verdi. A ogni modo, l’attuale territorio comunale doveva essersi già stabilizzato intorno al XVIII secolo. Nel periodo della dominazione austriaca il comune era denominato solo San Giorgio; assunse la denominazione definitiva di San Giorgio di Mantova nel 1867, con il passaggio al Regno d’Italia.